Ha mai pensato “Il mio udito è ok, se solo potessi concentrarmi abbastanza”? Oppure “Gli apparecchi acustici che ho vanno bene, è solo che mi stanco facilmente quando li utilizzo”?
Se il cervello non riceve i suoni giusti da elaborare, deve sforzarsi molto di più per dare loro un senso. Con BrainHearing™ il cervello ha accesso a tutto il panorama sonoro, riuscendo così a concentrarsi sulle sorgenti sonore più importanti. BrainHearing non è solo tecnologia o funzionalità del prodotto. È la necessaria comprensione di come funziona l’udito – e di come il cervello elabora il suono.
Udire è pensare
Si ascolta con il cervello, non con le orecchie. L’udito e in particolare la comprensione del parlato, è un processo cognitivo, non meccanico. Le orecchie ricevono i suoni ma è nel cervello che vengono elaborati per dar loro un significato. E ogni volta che mancano dei suoni, il cervello cerca di colmare le lacune, un processo spesso difficile e faticoso. Per un buon udito non basta semplicemente emettere suoni abbastanza forti. Si tratta di aiutare il cervello a capire i suoni che ascolta. Ecco perché il nostro approccio per gestire il buon udito è passato da “prima l’orecchio” a “prima il cervello”.
Questo è ciò che BrainHearing fa per te
Con BrainHearing, i suoni della vita acquistano più significato. La filosofia di base di BrainHearing è quella di supportare il cervello offrendogli le condizioni necessarie per dare un senso ai suoni – anziché sovraccaricarlo aumentando il volume. In questo modo si riduce lo sforzo del cervello (il carico cognitivo) e, quindi, lo sforzo di ascolto. In più, il panorama sonoro risulterà più naturale e gradevole, anziché troppo amplificato o distorto.