Perdita dell’udito e demenza senile: che legame c’è?

Perdita di udito e demenza senile, una associazione che non tutti fanno, una associazione che richiama timori e insicurezza, ma che ha una spiegazione precisa così come varie e diverse possibilità di intervento.

Partiamo da una domanda: distinguere i suoni, catalogarli, dargli un’attribuzione specifica, è un’azione dell’apparato uditivo o del cervello?

Lo stretto legame tra perdita di udito e demenza senile

Ebbene, se sentire da un punto di vista del volume, della voce, dello strumento, è un compito che il nostro organismo affida all’apparato uditivo, al contrario, le informazioni ricevute durante “l’ascolto” vengono esaminate dal nostro cervello, che le recepisce e in un certo senso le smista a seconda degli stimoli ricevuti.

Il cervello è deputato alla catalogazione delle sorgenti sonore, riconosce i suoni, “impartisce” compiti al corpo in base all’origine dei suoni e seleziona le attività derivanti dai suoni in base alle priorità. A questo punto, diviene evidente la correlazione tra sistema nervoso e udito e, per conseguenza, il rapporto tra perdita uditiva trascurata e rischio di demenza.

La demenza correlata alla perdita uditiva non è un destino

Abbiamo volutamente parlato di perdita uditiva “trascurata” perché esiste un’alta possibilità di recupero laddove si rilevi un intervento tempestivo. Le statistiche infatti dimostrano che più di un terzo dei casi di demenza può essere intercettato e prevenuto, ma non solo, può essere addirittura rallentato nel suo decorso.

Adottare uno stile di vita sano che comprenda esercizi quotidiani non solo per il corpo, ma anche per il nostro cervello, e intervenire tempestivamente sull’indebolimento uditivo, comporta l’acquisizione di un notevole vantaggio contro il progredire della demenza.

Perdita uditiva, un elevato fattore di rischio nella demenza

Tralasciare i primi segnali di una perdita uditiva lieve, pensare che si risolva da sola, o, ancor peggio, isolarsi ed estraniarsi, significa lasciare un ampio margine di sviluppo ai fattori di rischio che possono determinare l’insorgenza delle demenza.

Arrestare il processo degenerativo, o perlomeno rallentarlo, è fondamentale per evitare di fare i conti con situazioni e condizioni irreparabili. Il cervello deve essere stimolato quitidianamente per mantenersi attivo ed efficiente.

Se ancora non avete chiara la correlazione tra indebolimento uditivo e demenza, vi facciamo un piccolo esempio: una persona che non sente bene inizia a manifestare un disagio dapprima iniziale che, gradualmente, con il progredire del livello di perdita uditiva, si trasforma in difficoltà nello stare in relazione.

La persona si estranea, tende ad isolarsi, diminuendo il livello di stimoli a cui era in precedenza sottoposta fino a quel momento. Di pari passo, il declino cognitivo si nutre di questo rallentamento delle attività e inizia a progredire.

L’isolamento sociale è una delle principali alleate della demenza, poiché si vanno a ridurre drasticamente tutte quelle abitudini che mantenevano “in esercizio” il nostro cervello. Assenza di stimoli mentali, diminuzione dell’interazione con gli altri, sono il terreno fertile ideale per il proliferare di quegli elementi che alterano il processo cognitivo.

Ma come di comporta l’udito danneggiato per recuperare le informazioni che non giungono più in maniera immediata? E’ proprio in questa fase che, l’indebolimento uditivo chiede maggiore sforzo a tutte quelle risorse del corpo che caratterizzano la memoria e l’elaborazione del pensiero. Il cervello subisce una vera e propria modifica strutturale, tendendo a ridursi e ad evidenziare atrofia.

Apparecchi acustici, i migliori amici dell’udito e del cervello

Gli apparecchi acustici sono una soluzione che può dimostrarsi particolarmente efficace in questi casi, tanto da diventare mezzo di contrasto contro l’avanzare delle demenza.

Smettere di isolarsi, tornare a stare in società, vivere la vita recependo e ricevendo gli stimoli come prima della comparsa dei primi stimoli significa restituire il proprio ruolo ad ogni funzionalità, riportando un equilibrio che solleva il cervello dall’affaticamento a cui era stato sottoposto con l’indebolimento uditivo.

Dopo un consulto con il nostro personale qualificato, potrete accedere al test gratuito dell’udito per intervenire in maniera subitanea contro la perdita uditiva. Studieremo insieme la soluzione più adatta alle vostre esigenze e alle vostre necessità, fornendovi una continua assistenza e un adeguato supporto.