Ipoacusia: cosa è?
Per ipoacusia si intende un problema dell’udito che si manifesta con una non corretta percezione di suoni e parole e che colpisce in particolar modo i soggetti anziani. Le cause dipendono principalmente dall’invecchiamento dell’organo uditivo, e la condizione si può presentare di due tipi ossia trasmissiva e percettiva. In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo nei dettagli di cosa si tratta, quali sono i sintomi e come curare l’ipoacusia.
Cause e sintomi dell’ipoacusia ?
L’ipoacusia che può essere trasmissiva o percettiva differisce se si tratta della prima o della seconda. Nell’ ipoacusia trasmissiva le cause vengono addebitate a tappi di cerume, forme di otiti acute e croniche ma anche a perforazioni del timpano. Nell’ipoacusia percettiva invece la condizione si manifesta a seguito di traumi acustici o malattie come ad esempio la meningite. I soggetti di una certa età sono maggiormente predisposti ad una delle due forme di ipoacusia specie se lamentano altre patologie tipo ipertensione, ipercolesterolemia e diabete che portano alla degenerazione del nervo dell’udito di tipo bilaterale e simmetrica. Anche nei bambini l’ipoacusia infantile si può tuttavia manifestare, ed in genere a causa di fattori come l’ereditarietà o a seguito di alcune infezioni contratte nella prima infanzia come ad esempio la cosiddetta otite effusiva, ossia un’infiammazione del timpano e relativi ossicini generata dalla presenza di muco che non si riassorbe. Questa forma di otite non dolorosa, comunque comporta una significativa riduzione dell’udito. I sintomi più comuni in presenza di ipoacusia possono manifestarsi con una sordità che cresce con il passar del tempo, ma anche con strani rumori nell’orecchio, vertigini, disturbi dell’equilibrio e capogiri oppure con nausea e sensazione di una forte pressione nell’orecchio.
Come viene diagnosticata l’ipoacusia?
Un otorino può diagnosticare l’ipoacusia valutando in primis la condizione del condotto uditivo e della membrana di cui si compone il timpano. In secondo luogo provvede ad effettuare degli esami uditivi come ad esempio quello noto con il termine di audiometrico tonale che nello specifico consiste nel sottoporre all’audizione di alcuni suoni tramite delle cuffie. Anche l’esame vocale avviene allo stesso modo e comprende la trasmissione nelle cuffie di parole anziché suoni. Infine va aggiunto che c’è anche un test noto come impedenzometria che serve all’otorino per misurare il grado di elasticità della membrana del timpano, in modo da accertarsi a seconda dell’esito se è ridotta oppure del tutto assente. In quest’ultimo caso significa che all’interno del timpano è presente del muco che non permette di udire correttamente suoni e parole. Questa tecnica serve tra l’altro a verificare il riflesso del tendine della staffa che nei giovani provoca una riduzione dell’udito e quindi rende necessario un intervento chirurgico.
Come curare le varie tipologie di ipoacusie ?
L’ipoacusia a seconda se trasmissiva o percettiva è in ogni caso curabile; infatti, è possibile intervenite con farmaci in grado di curare l’infiammazione catarrale oppure con piccoli interventi chirurgici che mirano a ripristinare la funzione della membrana timpanica e dei relativi ossicini. Tuttavia l’ipoacusia può manifestarsi anche in altre forme come ad esempio quella nota con il termine di neurosensoriale che viene trattata con farmaci (soltanto in alcuni casi), ossia quando il problema si presenta in forma acuta o con l’infiammazione del nervo. Questa condizione va tuttavia diagnosticata precocemente al fine di scongiurare danni irreversibili agli organi interessati e che possono portare ad un sordità completa. Da ciò si evince che sottoporre i bambini ad esami audiometrici è sicuramente un’ottima scelta per prevenire o curare in tempo l’ipoacusia, e magari optare per apparecchi acustici di ultima generazione che in tal senso possono fare davvero tanto per l’udito e patologie ad esso correlate.